Giovani a rischio se il nome è "sbagliato"

Non dare a tuo figlio o a tua figlia un nome impopolare, cioè un nome strano o inconsueto: potresti condannarli a una vita trasgressiva o peggio criminale. Lo affermano due economisti della Università di Shippenburg, in Pennsylvania, David Kalist e Daniel Lee, sul numero di marzo della rivista Social science quarterly.

LA RICERCA - David e Daniel (due nomi molto popolari in America) hanno condotto una ricerca su 15 mila adolescenti, con risultati sbalorditivi. Quelli con il nome "sbagliato", hanno stabilito, sono i più inclini a mettersi nei guai con la giustizia. I due economisti, che hanno seguito le vicende dei 15 mila dall'87 al '91 in uno stato di cui tacciono il nome, hanno fornito una duplice spiegazione del fenomeno. Se il nome di un ragazzo non suona virile, Ashley a esempio, o non suona normale, come Tyrell, i compagni lo vedono in una luce ambigua, o negativa. E il ragazzo finisce per farsi una bassa opinione di sè, o per reagire malamente a quella che considera un'ingiustizia. A questa conclusione era già arrivato dieci anni fa un altro economista, Melvin Manis della Università del Michigan: "Il vostro nome può segnare il vostro destino" aveva ammonito.

LE FAMIGLIE - La seconda spiegazione riguarda i genitori. Meno sono colti e agiati, più scelgono nomi poco ortodossi. Ciò è vero anche per le ragazze madri. Gli economisti citano il nome più popolare per i maschi, Michael, e per le femmine, Allison: nelle famiglie del ceto basso, scrivono, se ne trovano pochi. E l'isolamento e l'indigenza, aggiungono, spingono i giovani alla cattiva condotta sia a scuola sia in strada. Kalist e Lee hanno persino compilato un indice di gradimento dei nomi maschili: David è a quota 50, Alec a quota 1. Una disparità significativa.

IL PRECEDENTE - La ricerca non è la prima del genere. La rivista Time, che l'ha resa pubblica, ricorda che nel 1993 alcuni altri studiosi appurarono che il pubblico tendeva a giudicare i ragazzi con il nome Geoffrey meno affidabili e destinati all'insuccesso, chissà perchè. E nel 2001, David Figlio, un economista della università della Florida, constatò che gli studenti con un nome controverso quale Kareem venivano sospesi più spesso degli altri. Il problema, ammettono però tutti i ricercatori, è che il gusto del pubblico cambia, e la popolarità o impopolarità di un nome può capovolgersi nel giro di vari anni.

L'ECCEZIONE DI OBAMA - Naturalmente, ogni regola ha la sua eccezione. La più vistosa è quella di Barack Obama. Barack è un bel nome, significa benedetto, ma durante l'adolescenza il presidente dovette rassegnarsi a sentirlo storpiare dai compagni. Nel corso della campagna elettorale ci scherzò su: "Chi mi diede il nome" dichiarò, ricordando di averne un secondo decisamente impopolare, Hussein, "evidentemente non immaginava che potessi candidarmi alla Casa bianca".

2 febbraio 2009 - Articolo tratto da Corriere.it
2 Febbraio 2009

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