Ai cani i nomi dei padroni

Se vi sentite chiamare per strada o ai giardini pubblici non voltatevi subito. è probabile che cerchino un cane. Nomi come Filippo, Achille, Ettore, Peppe, Camilla, Ambra, Rocco, Gaia, Ugo, un tempo riservati a uomini e donne, stanno soppiantando i classici Fido e Briciola. Un fenomeno che già si è manifestato negli Stati Uniti e in Inghilterra e che ora si diffonde in Italia. Secondo gli esperti è la dimostrazione che negli ultimi anni è profondamente cambiato il rapporto tra l'uomo e il cane, diventato a tutti gli effetti un componente della famiglia, un "quasi uomo" al quale non si può, dunque, che dare un nome del calendario. Ma non è detto che sia sempre un bene perché anche in salotto, tra i palazzi e la folla, lui continua a cercare prede, a fare la guardia e a difendere il padrone. Esattamente come fa da 15 mila anni.

IL NOME DEL FIDANZATO - Basta scorrere gli elenchi dell'anagrafe canina, che una legge ha reso obbligatoria in ogni regione, per rendersi conto del trend. "Una volta per un barboncino mi hanno dettato il nome del mio fidanzato" racconta ancora divertita una giovane operatrice dell'anagrafe della Lombardia, gestita con quelle della Campania e di Trento dalla Net-Telerete Nord-est di Padova. In tutto circa 600 mila cani. Spulciando nei database e in quelli del Lazio e di alcune province della Sicilia, i risultati sono sorprendenti. Formalmente Luna guida ancora tutte le classifiche seguita da Rocky, Diana, Laika e Briciola, ma oggi la tendenza è di assegnare al proprio amico a quattro zampe nomi come i nostri. E quindi fioccano Ambra e Gaia, ma anche gli Ugo e gli Ettore, le Beatrici e i Paolo insieme a nomi di cantanti, attori, personaggi dei film, dei cartoni e dei fumetti e agli inquietanti Adolf e Benito. Nelle quattro regioni in considerazione, sono quasi 1.300 le Camille e solo poche centinaia i Fido. In Campania, dove certo non manca il senso dell'ironia, quattro cani sono stati chiamati Berlusconi, quanto i Maradona, ai quali però si aggiungono 17 Diego. C'è pure uno Spezzacatene (un nome, un programma) e alcuni Gennaro, così come a Milano compaiono 57 Ambrogio.

IL REGALO AL COMPLEANNO - Una recente ricerca di Eta Meta Research ha scoperto che in Europa il 93 per cento dei proprietari di animali domestici (310 milioni) ogni anno acquista almeno un regalo per il proprio animale e mentre cominciano a diffondersi i cimiteri per cani e gatti, c'è chi pensa di importare in Italia la moda dei matrimoni e dei funerali già presente negli Usa. Psicologa e zootecnia, docente alla Statale di Milano, Marina Verga legge il fenomeno come la prova che "l'animale da compagnia è diventato un vero e proprio componente della famiglia". Attenzione: "In alcuni casi - avverte la specialista - il rapporto comporta un investimento affettivo ed emotivo esagerato. Non solo c'è chi fa regali al cane nel giorno del compleanno, ma c'è anche chi lo considera a tutti gli effetti un bambino. Il problema è che poi i comportamenti del cane vengono erroneamente interpretati come quelli di un uomo. In questo modo aumentano incomprensione e frustrazioni da una parte e dall'altra".

PRO E CONTRO - Per questo al veterinario classico si affianca sempre più spesso un collega esperto in comportamento animale, una nuova professione che riscuote successo, tant'è vero che i 25 posti del master in "Medicina comportamentale degli animali d'affezione" istituito l'anno scorso dalla Facoltà di veterinaria dell'Università di Pisa sono stati letteralmente presi d'assalto dai candidati. Uno specialista in questo settore può anche chiedere una parcella da 200 euro. Natalino Cerini, veterinario della Als Roma H, tutti i giorni è alle prese con questi problemi. "è una questione di ruoli, di convivenza tra uomo e animale. Un tempo il cane stava all'aperto ed era trattato da cane, faceva cioè il lavoro per il quale è stato selezionato. Adesso sta in casa per ore, solo oppure passeggia al guinzaglio. Purtroppo la gente prima prende il cane seguendo la moda o un desiderio momentaneo e poi si rende conto dei problemi che una scelta sbagliata può generare ". Così nei canili comunali di Roma da un po' ci sono esperti in grado di "accoppiare" i cani a coloro che vogliono adottarli, scelgono i primi in base alle esigenze dei secondi.
28 aprile 2005 - Giuseppe Guastella
Articolo tratto dal Corriere della Sera
del 28 aprile 2005

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