Nome di origine germanica che deriva dal visigotico Alwaro. Secondo alcune fonti significa "molto prudente"; secondo altre "di antica stirpe", ma potrebbe significare anche "difensore di tutti". Il nome è giunto in Italia dallo spagnolo Álvaro (con l'accento sulla prima a), e la pronuncia italiana Alvàro deriva da un errore di un librettista (Piave) che scrisse per Verdi "La forza del destino": Piave prese la trama da un dramma spagnolo, ma non conoscendo la lingua, e poiché le maiuscole in spagnolo di solito non vengono accentate, diede al nome l'accentazione più naturale per la lingua italiana, Alvàro.