Orso marsicano, i curiosi nomi di quelli monitorati nel Parco d'Abruzzo

La fervida immaginazione nel dare i nomi ai simpatici plantigradi abruzzesi, che a vario titolo vengono monitorati, supera tutte le aspettative. L'ente Pnalm provvede a "battezzare" gli orsi con nomi e nomignoli spesso tratti da eventi ricollegabili all'attivita' del Parco stesso. E' il caso dell'orsa Valerie, in onore della plurimilionaria d'oltreoceano che ha donato, per la buona causa di salvaguardia dei grandi carnivori, un assegno di ben 1 milione di dollari. Si ritorna al quotidiano quando vengono "affibiati" nomi di uso frequente come Teresa, Serena, Marta e Marina.

In un periodo deve aver operato, all'Ufficio Scelta Nomi del Parco, un appassionato di astrologia tanto che troviamo femmine di orso marsicano, registrate all'anagrafe del Pnalm, come Orsa Maggiore, Stella, Gemma e Ura. Particolare attenzione merita l'orsa Linda la quale, anche se non si dovrebbe dichiarare l'eta' di una signora, ha soli 3 anni, definibile, quindi, l'adolescente del gruppo. In ultimo come non omaggiare la tradizione disneyana? Ecco spuntare il femminilissimo orsa "Yoga" in ricordo del ben piu' famoso omologo "Yoghi".

Per i plantigradi maschietti, in termini di originalita' nomastica, spiccano Euro, in onore dell'entrata in corso della moneta europea, e Don Amelio. Quest'ultimo, non si capisce bene, se sia stato scelto per onorare la "Sacra Famiglia" o per ricordare la "Sacra Chiesa".

Seguono Amilcare, Mirko, Franco, Carlo, Gennarino, Germano, Bernardo, Claudio, Cicerone e Nestore. Ultimo vezzo per l'orso registrato con il nome di Perrone, in realta' cognome di "Ottorino", aquilano cofondatore nel 1921 a Livorno del Partito Comunista d'Italia e successivamente impegnato nell'attivismo antifascista.

13 ottobre 2006

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