Primi nati: è record per i figli di immigrati

"Piangere piangono tutti come una volta. è con i nomi che ogni anno è una rivoluzione...". La riassume così l'infermiera della clinica Mangiagalli di Milano, reparto maternità. La "rivoluzione" sono i nomi e i cognomi dei nuovi arrivati, esserini urlanti che si chiamano Yassin, Brent, Lisania, Gharbi Hiba. Prendi l'alba del 2007, per esempio. Se i primi vagiti del nuovo anno seguissero la lingua madre di mamma e papà parlerebbero in italiano, certo, ma anche in marocchino, in rumeno, in tedesco, in tunisino. E come ormai succede da anni, ecco anche stavolta il contenzioso fra i primi ad aver salutato Capodanno: un italiano o uno straniero?

A voler essere pignoli fino al secondo si direbbe che la vittoria è ben salda nelle manine di Otman, figlio di marocchini "atterrato" sulla vita a Imperia, a mezzanotte esatta. Un trionfo sul filo del rasoio, il suo, perché appena un secondo più tardi è venuta al mondo Giulia, nata alla Macedonio Melloni di Milano da genitori italiani, Viviana e Alessandro.

E poi c'è David, scricciolo di tre chili e trecento grammi che è stato il primo fiocco azzurro di Roma datato 2007 (il secondo è un afgano che si chiama Safila). David ha perso la cicogna del primo nato in Italia ma può contare su un record tutto suo: è figlio di genitori romeni e ha strillato tutto il suo disappunto post-parto alle 00.23, mentre il Paese di mamma e papà festeggiava l'ingresso nell'Unione Europea. è lui il primo italo-romeno che ha tutte le carte in regola per dirsi cittadino europeo, un evento che ha fatto dire al sindaco della capitale Walter Veltroni che "più l'Europa diventa riferimento di nazioni e popoli e meglio è".

I pargoli italiani di Capodanno, sia chiaro, restano in maggioranza. Basta scorrere i loro nomi nei registri delle nascite, da un capo all'altro della Penisola: Giuseppe a Napoli, Martina a Catania, Chiara a Padova, Francesco a Palermo, Lorenzo a Cagliari, Alessandro a Frosinone, Raffaele a Catanzaro, Gaia a Savona, Alice a Treviso, Thomas a Verona...Sono loro, quest'anno, ad aver retto la "sfida" con le nascite straniere (in crescita) europee o extracomunitarie. Una gara persa non soltanto a Roma ma in altre grandi città. A Torino, tanto per cominciare, dove un maschietto di nome Simone, figlio di madre e padre romeni, è stato partorito dieci minuti dopo la mezzanotte.

Alla linea di partenza del 2007 straniero c'era anche Firenze, città di nascita di Zhu Y-Fei, cinesina da 3 chili e 600 grammi venuta alla luce a mezzanotte e mezzo. A molte centinaia di chilometri, a Ischia, una coppia di tunisini ha avuto la gioia di accogliere la piccola Gharbi Hiba appena un minuto e dieci secondi dopo i botti d'inizio anno. Ne erano passati 21, di minuti, invece, quando il piccolo Axel ha appoggiato i suoi piedini nel mondo, a Bologna, davanti a emozionatissimi mamma italiana e papà tedesco. Crescerà bilingua, Axel, e proprio come il primo venuto di Viareggio, padre italiano e madre domenicana, sarà un tassello in più nel puzzle dell'Italia multietnica.

2 gennaio 2007 - Articolo di Giusi Fasano
Tratto da IlCorriere.it
2 gennaio 2007

LEGGI TUTTE LE NEWS

NEWSLETTER
SONDAGGIO