Austria, montagne in vendita

Aziende comprano intere montagne. In Austria nessun problema. L'esempio: la cima Mullwitzkogel nel Tirolo Orientale. Presto verrà rinominata in "Wiesbauer-Spitze". Come la Wiesbauer, la più famosa azienda austriaca produttrice di insaccati. Da più di 400 anni il Mullwitzkogel (2.768 metri), che domina il paesino di Prägraten a 40 chilometri da Lienz, attrae scalatori, escursionisti e gitanti da ogni parte d'Europa. La vetta spicca nella catena Großvenediger ("Grande Venezia"), luogo di transito dei commercianti della cittadina lagunare a fine Settecento. Ora prenderà ora il nome di una salsiccia. E i 1.270 abitanti di Prägraten non sembrano preoccuparsi più di tanto dell'imminente cambiamento. Anzi, la maggioranza condivide l'azione dell'amministrazione locale a scopo promozionale, nella speranza di attirare un maggior numero di turisti durante la stagione estiva, riporta la rete tv austriaca Orf. Finora, l'effetto pubblicitario è stato enorme, si rallegra anche il sindaco Johann Kratzer, il quale assieme al consiglio comunale ha votato nei giorni scorsi all'unanimità la modifica. Da luglio, recita la delibera, la Mullwitzkogel si chiamerà "Wiesbauer-Spitze".

AZIONE DI MARKETING - La famiglia Wiesbauer, proprietaria dell'omonima azienda leader nel settore degli insaccati in Germania e Austria, esulta per l'eccezionale eco avuto a livello internazionale; "con questa azione, dicono dalla società con sede a Vienna, celebriamo anche il 75º anniversario del nostro salumificio e la "Bergsteiger-Wurst" (salsiccia dello scalatore), il nostro fiore all'occhiello". "Questa originalissima trovata ha un valore di marketing gigantesco, non quantificabile nemmeno in termini di soldi", è l'analisi di Franz Theurl, di "Osttirol Werbung", responsabile della promozione dell'area del Tirolo Orientale. Infatti, l'immagine di Prägraten verrà stampata a breve su 18,4 milioni di salsicce Wiesbauer. La cerimonia di ufficializzazione del cambio del nome della montagna avverrà in occasione 59º Giro ciclistico d'Austria, che farà tappa proprio a Prägraten a inizio luglio.

PUBBLICITà - Solo sporadiche invece le critiche che giungono dalle varie associazioni in Austria: Peter Hasslacher dell'"Alpenverein", il club degli alpinisti ammonisce: "Questa nuova tendenza, è molto pericolosa, abbiamo raggiunto la vetta della burla. Certe azioni pubblicitarie da noi non trovano alcun consenso", aggiunge Hasslacher che avverte: "Nelle nostre cartine escursionistiche manterremo il nome originale della vetta". "Si tratta di una partnership a scopo puramente pubblicitario", precisa il sindaco della cittadina Johann Kratzer sul sito dell'amministrazione. "Nessuna delle nostre 130 cime sarà venduta. La cooperazione con l'azienda Wiesbauer e il cambiamento del nome è un valore aggiunto che renderà ancora più popolare e attrattiva la nostra zona."

LA SVIZZERA GUARDA - Un modello anche per la Svizzera?, si chiede il quitidiano di Zurigo "Blick". "Ci sarà presto un 'Vetta Swatch', una 'Cima Ricola' o un 'Cocuzzolo Toblerone'?". Tranquillizza il responsabile della promozione turistica elvetica Roger Waber: "Rinominare le vette delle montagne svizzere a soli scopi pubblicitari ci farebbe solo deridere."
21 aprile 2007 - Articolo tratto da IlCorriere.it
Elmar Burchia
21 aprile 2007

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