In Francia nel 2011 su circa 231.000 matrimoni, 30.000 erano misti ed i coniugi stessi si interrogano sul futuro dei loro figli frutto di differenti culture.
Decidono così per il doppio nome che rappresenti cioè entrambe le comunità dei genitori.
Sophie e Fatah hanno infatti chiamato i loro figli Étienne-Malik e Aurélien-Anis.
La coppia ha trovato il modo per conciliare le loro due diverse culture ed integrare maggiormente Fatah, algerino di 32 anni, arrivato a Parigi nel 1997.
Storia simile quella dei coniugi Hélène e Karim genitori di 3 figlie ognuna delle quali ha 3 nomi: il primo nome è misto e "passe-partout", il secondo francese ed il terzo arabo.
Secondo entrambe le coppie in Francia non vi sono problemi di integrazione, ma al momento di interagire con il mondo della scuola o del lavoro pare che il doppio nome possa agevolare i figli.