MAHOU SHOUJOU ANIME 魔法 少女 アニメ
Sicuramente avrete notato l'abbondanza di questo genere di cartoni nell'universo anime, ma quando si può parlare di mahou shoujou anime?
Innanzitutto, una traduzione letterale:
mahou: 魔法 magico, magia, stregoneria
shoujo: 少女 ragazze al di sotto dei 18 anni.
Elementi fondamentali in presenza dei quali possiamo parlare di "magical girl anime":
- La protagonista principale è una giovane ragazza, dall'aspetto di un essere umano.
- La protagonista ha poteri soprannaturali avuti in eredità alla nascita, o come dono.
- La trama si snoda attorno all'uso di questi poteri eccezionali.
- Spesso ci sono altri personaggi con poteri soprannaturali, e in quel caso sono sempre in contrasto con la protagonista, con cui ingaggiano anche lotte.
- Il target di questi cartoni è rappresentato da bambine al di sotto dei 12 anni.
Ma di sicuro non è facile definire questo genere, e non basta questa scarna schematizzazione. Ci sarà d'aiuto allora un po' di storia. Quando la Toei Doga, casa di produzione di cartoons produsse la prima serie "Mahou no Mako-chan" nel 1970, la pubblicizzarono come una serie "majokko" (altro termine per dire "maga") per proseguire il filone già avviato dalla popolare serie "Mahoutsukai Sally" (La maga Sally) e "Himitsu no Akko-chan". A quell'epoca, quindi, il termine mahou shoujou indicava più che altro una collezione di cartoons, più che un vero e proprio genere.
Fu così fin quando la Ashi Production fece andare in onda la serie "Minky Momo", nel 1982 e quando lo Studio Pierrot uscì con "Creamy Mami" nel 1983. A quel punto il termine mahou shoujo cominciò ad indicare un vero e proprio genere, senza però che fosse automatico trovarne una definizione.
A complicare ulteriormente le cose fu l'uscita della serie "Sailor Moon" nel 1992, considerata come appartenente a questo genere, anche se in realtà non sarebbe proprio esatto.
In ogni caso, proveremo qui a indicare una serie di titoli che possono ben aderire alla definizione iniziale, senza avere la presunzione di essere esaustivi e tantomeno definitivi.