Onomastica natalizia

Sui nomi relativi al Natale e alle festività limitrofe si sa praticamente tutto, ma forse un ripasso può risultare opportuno.

Abbiamo appena festeggiato il 6 dicembre S. Nicola: la sua storia è curiosissima. Fu vescovo in Turchia, partecipò forse al concilio di Nicea (325): solo nel 1087 le sue spoglie furono portate a Bari, di cui divenne patrono (lo è anche della Russia e della Grecia, come pure dei naviganti). Indicativa della sua fama la citazione di Dante in Purgatorio, XX 31-33 ("Esso parlava ancor de la larghezza/ che fece Niccolò a le pulcelle,/ per condurre ad onor lor giovinezza": si allude ad un aneddoto celebrato anche da Jacopo da Varagine nella Legenda aurea III,1). Ma il suo culto si diffuse particolarmente nell'Europa del Nord dove è conosciuto come Santa Klaus (corruzione da Sanctus Nicolaus) e rappresentato come il buon vecchio dalla barba bianca che porta doni ai bimbi buoni: ecco come si è trasformata la proverbiale generosità con cui assisteva le fanciulle, impedendo loro di traviarsi!

Il giorno dopo, il 7 dicembre, è Sant'Ambrogio (e non da sempre, ma a partire dal 1951, se non ricordo male, è il giorno dell'inaugurazione del Teatro alla Scala), santo ben diverso dal precedente, uno dei pilastri della Cristianità: infaticabile organizzatore, difensore strenuo dell'ortodossia contro al dilagante arianesimo, fu colui che battezzò S. Agostino e che dette alla chiesa milanese alcuni tratti che la caratterizzano ancor'oggi: straordinaria la sua importanza come scrittore e soprattutto come autore di inni (Iam surgit hora tertia; Aeterne rerum conditor; Veni, redemptor gentium).

E concludiamo, per ora, col 13 dicembre: il giorno di S. Lucia, protettrice della vista, ricordata particolarmente da Dante (Inf. II: al v. 98 si definisce suo "fedele" , forse per il male agli occhi di cui soffriva e che è attestato anche da Convivio III, 4, 13; al v. 100 è chiamata: "nimica di ciascun crudele" ed è una delle tre "donne" - le altre sono, ovviamente, la Vergine e Beatrice - che soccorrono Dante) e il cui culto ha delle analogie con quello di S. Nicola, in quanto la "Santa della luce" è particolarmente venerata nel Nord Europa, ma anche in alcune zone d'Italia (Emilia, Veneto, Liguria) la santa siracusana gode di grande popolarità e nel giorno della sua festa si organizzano sagre e mercatini, che sono già un anticipo dell'atmosfera natalizia.

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